INTERVISTA ESCLUSIVA con Tony Currenti e Alex Cole

ESCLUSIVA per Best Star!

Doppia intervista a Tony Currenti ( primo batterista degli AC/DC) e Alex Cole direttamente da Australia e America.

Sono qui con Tony Currenti, batterista famoso per aver inciso i brani del primo LP degli AC/DC “HIGH VOLTAGE” e Alex Cole, chitarrista rock italiano trasferitosi  in America dove sta ottenendo un grande successo.

Ci troviamo all’Antica Corte  in quel di Commessaggio Inferiore , vicino Sabbioneta (Mantova) .

Mi avevano avvisato che ci sarebbe stata una serata con una tribute band degli AC/DC , gli Overdose 74 e che ci sarebbero state 2 special guest Alex Cole e il primo batterista del mitico gruppo  britannico.

Incomincio L’intervista con Tony Currenti che si rende gentilmente disponibile

Tony, cosa mi racconti di quei tempi?

T. :  Gli anni 70 in Australia erano molto belli, sono uscite tante rock bands, ho suonato con tanti musicisti famosi come The Easybeats,  Jackie Christian and Flight, Stevie Wright…ce ne sono così tanti che faccio fatica a ricordarmeli tutti!

K.: Cosa mi racconti del periodo in cui hai militato negli AC/DC?

T.: AC/DC  è un gruppo che comincia negli anni 70 col  fratello maggiore dei Young Brothers : George.

Sotto la guida sua e di Harry Wanda, gli AC/DC  sono diventati la  piu’ grande Rock band al mondo, perciò c’è poco da dire… i risultati sono molto evidenti.

K.: Adesso cosa fai di bello? Hai sempre continuato con la musica?

T.: No, nel ’77 mi sono sposato, ho messo su famiglia e ho aperto una pizzeria e ho abbandonato la musica totalmente.

K.: Però so che suoni ancora!

T.: sì, tre anni fa ho ricominciato con la scusa che gli AC/DC suonavano a Imola ,sono venuto apposta dall’Australia per incontrarli. Non ci sono riuscito ma ci ho provato e con la scusa di essere in Italia mi hanno ospitato gli Overdose 74 per suonare con loro . Questo è il terzo anno che vengo per suonare  con loro e stavolta , col  mio amico Alex Cool, faremo  una jam alla fine serata.

K.: Sei rimasto in contatto con qualcuno dei vecchi gruppi con cui hai collaborato?

T.: No, l’unico con cui sono in contatto è Mark Evans, sono in contatto anche con  Dave Evans che a quei tempi non conoscevo.

K.: Domanda di rito: che progetto hai per il futuro?

T.: non farò più carriera, questo lo so, ma mi diletto a suonare dei pezzi che ho inciso nel ‘74 …High Voltage.

K.: Allora, raccontaci di Hight Voltage, quanti brani di quell’album  hai suonato?

T.: io ho fatto 7 pezzi dell’album piu’ High Voltage , il singolo.

K.: …e perché non risulti?

T.: beh risulto in un paio di pezzi  perché l’idea era far vedere che Phil Ruud aveva qualcosa a che  fare con l’album; era  il nuovo batterista e  George ha deciso di fare così per aiutare Phil (  in realtà non era ancora membro ufficiale della band)

K.: Ti dispiace di questa cosa?

T.: ho fatto un favore a George Young, ero contento di far parte della band ; mi hanno pagato ed ero soddisfatto.

K.: Lo rifaresti ancora?

T.: non avrei interesse a farlo ma lo rifarei volentieri.

K.: Bene, grazie per questa piacevole chiacchierata Tony, homproiprio voglia di sentirti suonare, a dopo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

K.: Adesso passiamo ad Alex Cole, giovane italiano che è scappato dalla madre patria per migrare in America… perché lo hai fatto?

A.: c’era qualcosa dentro di me che mi dice “Alex, vai perché qui in Italia hai fatto tutto quello che potevi fare”. Avevo un discreto successo ma il producer e il vocal coach mi dicevano che dovevo cantare in italiano,  hanno cercato di inculcarmi questa idea  ma io sono cresciuto con il rock… io sono cresciuto a pane e AC/DC. Quindi quello che volevo fare a un certo punto era andare..Sapevo che a Los Angeles i locali piu’ famosi  erano il Whisky a Gogo  e il Viper Room.

Mi sono trovato quattro e mezzo fa, quasi cinque, entro al Whisky a Gogo  il giorno dopo vado a Rainbow ….vedo sul muro tutte le foto delle Rock stars che hanno suonato li…Le guardo estasiato e decido di fermarmi per mangiare qualcosa e vedo un anziano signore di una certa età che mi sente parlare italiano, mi ferma e mi dice “ciao”. Io gli rispondo e gli dico ciao… cominciamo a parlare e lui mi dice che era Mario Maglieri  il proprietario del Whisky e Gogo e mi dice “Alex, hai qualcosa da farmi sentire?”. Gli feci  sentire  qualcosa dal mio cellulare e disse guardandomi “ Alex, questa musica non la sentivo da vent’anni. Questo genere di musica non lo sentivo da vent’anni”. Mi chiese se il giorno dopo volessi cantare a Whisky l’indomani…

Non avevo una chitarra con me e andai subito ad acquistarne una , 300 Dollari , e il giorno dopo suonai al Whisky  a Gogo.

Andò tutto bene e da lì inizio il tutto. Devo dire che il Whisky e Gogo e il Viper sono i locali in cui suono maggiormente.Per chi non mi conoscesse posso dire che la mia musica richiama band degli anni 70, come gli AC/DC , Ted Nugent, Deep Purple, ZZTOP..

Chi viene ai miei concerti viene trascinato dall’energia e dalla musica nella stessa maniera di  quando andavo a vedere gli AC/DC o altre  band .

 

K.: Adesso che sei in Italia che effetto ti fa girare per il locali e sentire la musica che viene suonata qui?. Cosa ne pensi?

A.: bah, guarda, adesso io sono in vacanza in Italia per vedere i miei genitori. Ho degli amici, però, veramente , non sapevo di dover suonare con  Tony… raccontalo tu Tony come è andata….

T.: Gli ho telefonato per invitarlo a pranzo o per bere un caffè , sfruttare l’occasione che era in Italia per conoscerlo . Riccardo Orlandetti degli Overdose 74,  mi ha detto perché non lo invitiamo a un pranzo a casa nostra ed è successo così… dopo un paio di ore a passate  parlare abbiamo deciso e stasera suoniamo insieme…

A.: io sono stra eccitato di suonare con loro, porca miseria.

K.: Beh allora sono testimone oculare di questa bella cosa.

A.: sai cosa è il bello? Che lui mi chiamò, lui era in Italia per il tour e io ero qui in Italia per vacanze e ci siamo incontrati, abbiamo mangiato insieme e, grazie all’invito degli Overdose  74 ,che sono persone fantastiche. L’Italia ha ancora come punto forte ancora il cuore e l’anima delle persone che tanto Rock. Ma quando ti incontri come è successo a me, che una sorpresa, ci siamo visti e abbiamo mangiato, abbiamo passato una giornata fantastica e poi è stato lui a dire “dai Alex facciamoci una Jam ed è per questo che siamo qui stasera.

K.: Alex, adesso… i tuoi progetti per il futuro… hai intenzione di fare un disco tuo?

A.: allora il 31 ottobre suonerò al  Viper per  la  nona volta in 2-3 anni,  sono contento che mi chiamino ancora per  serata di Halloween.  Incomincerò a registrare mio  il mio nuovo disco intorno a Natale, però dovrò  prendere una  pausa dai concerti perché i pezzi sono pronti però vanno anche incastrati… e vabbè la musica è così…

K.: Sono pezzi scritti da te?

A.: sì, compongo e scrivo. Ho una music publisher  company a Los Angeles che mi da la possibilità di avere molti contatti in diversi ambiti.

K.: E da grande cosa farai? Continuerai con la musica o hai qualche altro progetto?

A.: Faccio il performer  da quando avevo 12 anni e non so fare altro…

A.:  Ultimamente mi sto appassionando al benessere fisico e sto studiando tutto sull’alimentazione. Vorrei  diventare nutrizionista sportivo , sai, siccome non sto mai fermo e devo anche sopravvivere ai miei concerti ,per fare ciò devo tenermi in forma. Quindi ho scoperto il salto della corda, che è bellissimo, le persone  mi contattano per sapere come faccio a tenermi così in forma  e quindi mi appassiono ancora di più sulla nutrizione mi dicono “Alex tu per noi sei un’ispirazione” e a me questo fa molto piacere. A parte la musica che  facciamo sul palco, l’alimentazione e lo sport mi danno molta gioia.

K.: Bene, spero che appena sia pronto il disco tu me lo faccia avere così avrò l’onore di ascoltare i tuoi nuovi pezzi e fare una recensione.

A : Grazie per questa intervista che ci stai facendo, un saluto a tutti i lettori di Best Star!

 

 

Adesso siamo pronti per andare sul palco…Tony comincia a suonare con gli Overdose 74 e la batteria si fa sentire, la gente  presente è entusiasta  .

Verso la fine del concerto inizia una Jam e Alex  lascia tutti a bocca aperta  per il suo modo di suonare, le movenze  e le espressioni che usa durante il live….proprio un animale da palco.

Che dire …al prossimo rientro  in Italia !!!!!

 

Testo e foto by Katia Paravati