Un altro anno di Vicenza Jazz

Un altro anno di Vicenza Jazz

È arrivata la ventitreesima edizione di Vicenza Jazz dal titolo “The Birth Of Youth” e come ogni anno a maggio, inizia il 10 e il termina il 20  puoi goderti il jazz in tutta la città, in Piazza dei Signori, dal Teatro Olimpico al Teatro Comunale, dal Jazz Club Trivellato fino alle strade, quindi ovunque tu vada avrai il Jazz nell’aria.
Vicenza non era una città con la tradizione Jazz, non come in altre città del Veneto, ha avuto un inizio lento ma significativo. Ecco una cronistoria che ripercorre le varie annate del festival, nella prima edizione del 1979 arrivò Anthony Braxton ma Vicenza non era matura allora, infatti Il primo artista/band a colpire con il Jazz a Vicenza è stato “Perigeo” un gruppo Prog Jazz degli anni ’80 e poi gli amanti del Jazz hanno dovuto aspettare fino al 1983 quando musicisti italiani come Enrico Rava, Roberto Gatto, Dado Moroni e Paolo Fresu hanno iniziato a esibirsi al Teatro Astra. Poi nel 1989 arrivò Herbie Hancock al Palasport e sfortunatamente con Chick Corea in Piazza, un minuto prima del concerto iniziò a piovere e tutto venne sospeso. Poi è stato coinvolto il locale “Totem” dove hanno iniziato le performance con ospiti come Joe Lovano, The Oregon e Michel Petrucciani, poi con l’aiuto di Mr. Turetta il proprietario del “Totem” arrivarono Bill Evans e Steve Coleman.

Il jazz, quello dorato, arrivò a Vicenza attraverso il prestigioso e più antico Teatro al coperto del mondo, L’Olimpico, con “Rava L’Opera Va” con Enrico Rava e la sua band con l’Orchestra de L’Olimpico, che vide nel 1995 il leggendario Michel Petrucciani.
Poco dopo Francesca Lazzari del dipartimento di cultura con Riccardo Brazzale come collaboratore e un giovane imprenditore Luca Trivellato, si avvia un vero progetto artistico per creare un festival stabile e duraturo. Tutto è iniziato come un festival di un fine settimana nel 1997, e poco a poco ha iniziato a crescere e nel 1998 sarebbe iniziato il lunedì e terminato alla domenica, trasportando il Jazz e le performance e concerti nei bar, in Piazza e in ogni angolo del centro di Vicenza.
Vicenza Jazz ogni anno omaggia e celebra un avvenimento, un artista, nel 1999 viene dedicato alla celebre nascita centenaria di Duke Ellington e al ventesimo dalla morte di Thelonious Monk nel 2002, due dei più grandi compositori afroamericani. Nel 2000 è stato dedicato al “Giubileo”, quella del 2001 della donna americana americana, nel 2003 “Alla Fondazione del Blues”, nel 2004 al tema dell “Improvvisazione”, nel 2005 si è festeggiato il decimo anno di Vicenza Jazz, a cui è stato dato un nome poetico “The Bird Fly’s to Great Mother Africa “.

 

Per farsi un’idea di ciò che è Vicenza Jazz ripercorriamo il passato, citando quanti musicisti si sono esibiti in città. Nell’anno 1997, Giuliano Fracasso che cantava la canzone di Duke Ellington “Libertà”, la voce di Abbey Lincoln. L’anno successivo 1998, arrivò Dave Brubeck Quartet e anche il piano solista di John Lewis, Lee Konitz, poi la voce di Sheila Jordan. Nel 1999 David Murray con la sua batteria in Contrà Barche, e all’Olimpico Ron Carter. Per non dimenticare il Quartetto di Milt Jackson con Pietro Tonolo, Steve Swallow, l’indimenticabile “The Goldstein” con Paul Motian. Nel 2000, Lee Konitz doveva tornare a Vicenza ma si ammalò e fu sostituito da Enrico Rava che si trovò a guidare un’indimenticabile jam session con Phil Woods, Jim Hall, Enrico Pieranunza, Larry Grenadier e Paul Motian all’Olimpico. Nel 2001 arrivano Ray Brown e Lee Konitz che si è ripreso dopo l’operazione al cuore. Buddy De Franco incontra Bill Frisell e Paul Motian e il violoncello di Ernst Reijseger.

Ma la storia è ancora lunga…potete continuare a leggere l’articolo in versione integrale CLICCANDO QUI

Per info riguardo l’edizione 2018 VEDI il sito: www.vicenzajazz.it

Di Cesare Greselin.