RECENSIONE: Area Sismica vol.4 quando il fuoco del Rock continua a bruciare

La compilation Area Sismica, concepita da Mirco “De Fox” Galliazzo, raggiunge con orgoglio la quarta edizione, posizionandosi come un faro per i talenti emergenti della scena rock underground veneta e italiana. Questo progetto non solo offre una piattaforma ai nuovi artisti, ma funge anche da catalizzatore per la riscoperta di autentiche leggende del passato, che tornano alla ribalta grazie a questa iniziativa. Tredici band, selezionate con cura, fanno parte di questa nuova avventura discografica, ognuna con una storia da raccontare.

L’artwork (curato da Stellaclone Design) rappresenta emblematicamente un motociclista che affronta con determinazione una notte tempestosa, una metafora del panorama musicale attuale: minaccioso, instabile, dove solo chi possiede fermezza e visione riesce a emergere. E proprio come Area Sismica Vol.4, queste band sfidano l’industria musicale che, oggi più che mai, sembra aver abbandonato il rock al proprio destino. In un’epoca in cui la scena musicale mainstream viene saturata da trap, autotune e fenomeni effimeri, questa compilation si erge come una testimonianza artistica controcorrente.

L’industria, ormai troppo concentrata su prodotti confezionati e performance estetiche, sembra aver smarrito il gusto per la creatività autentica, preferendo talenti costruiti su numeri social e visual che su reali capacità musicali. Il rock, con le sue radici profonde e la sua potenza espressiva, sembra essere lasciato nell’ombra. La promozione musicale, un tempo strumento di scoperta e valorizzazione, oggi appare sterile, incapace di spingersi oltre trend di massa dove a dominare sono artisti senza spessore, spesso costruiti attorno a immagini superficiali e vuote.

Le prime note della compilation spettano ai Feline Melinda, pionieri del rock altoatesino dal 1986. La loro evoluzione li ha portati dal classico hard’n’heavy a sonorità più melodiche, culminate in duetti di successo con la cantante tedesca Doris Albenberger. “Seventh Heaven” è un brano che incarna passione e maturità artistica, una testimonianza che il rock non ha perso la sua essenza.

Dai leoniceni Axe Hero (fondati nel 1981) a KRYHUM, realtà veronese del doom metal, il progetto Area Sismica traccia una mappa di resistenza culturale, dimostrando che esiste ancora un pubblico affamato di sonorità autentiche. Non mancano icone come Franco Maria Serena, leader de I Ragazzi Dai Capelli Verdi, e progetti emergenti come i Fenix, che testimoniano l’energia inesauribile della scena locale.

Ogni band rappresentata nella compilation si fa portatrice di una missione: riportare il rock al centro della scena musicale, nonostante un contesto industriale che privilegia modelli commerciali e artisti creati in laboratorio.

In conclusione, Area Sismica Vol.4 non è solo una compilation, ma un atto di resistenza culturale. Una celebrazione della musica suonata, vissuta e trasmessa con passione, in un tempo in cui la sterilità artistica sembra dominare il panorama musicale. Il rock non è morto, ma continua a battere forte nel cuore di chi ancora crede nella forza di un riff, in un assolo che racconta più di mille parole. E grazie a progetti come questo, il fuoco del rock continua a bruciare.

Questo è un invito caloroso ASCOLTA: https://www.youtube.com/watch?v=KpPylRmr3q8

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Testo di Mattia, courtesy by Best Star Magazine