Abbiamo incontrato Margherita Crogliano giovane talento letterario


Avremmo potuto scrivere una recensione di un suo libro ma abbiamo preferito incontrarla e cogliere l’occasione per sottoporle alcune domande per scoprire come nasce la passione per la scrittura. 
Lei Margherita Crogliano è una giovane autrice di talento, calabrese di Cariati e veneta d’adozione, scopriamo chi è, leggendo l’intervista. 

1. Salve Margherita ci può raccontare come è iniziata questa sua passione per la scrittura e per la poesia?
Salve, mi piacerebbe saper raccontare una bella storia, di quelli che fanno volare la mente e i pensieri ,su come è nata la mia passione per la scrittura, ma purtroppo  non ce l’ho! In effetti dopo aver per lungo tempo letto, mi sono trovata in una situazione del tutto spiazzante per me. Ero lontana da casa sia quella natia Cirò Marina, sia da quella adottiva Lonigo, e non ho vissuto un gran bel periodo e per questo non amo parlare di quel lungo anno, i cui giorni passavano con la lentezza che solo la relatività del concetto tempo può dare, e con una frenesia che solo la forza di non soccombere agli eventi conferisce. In questa circostanza tanto strana e surreale, una sera, me lo ricordo come se fosse ora, dopo una lunghissima giornata di  lavoro al mattino e protratto per tutto il pomeriggio, prima di spegnere il pc, ho aperto un foglio word e l’ho nominato “Il cammello in orbita”, passarono due giorni e due notti, non ho mai dormito, ho sempre scritto, i pensieri un fiume in piena, le parole sul foglio mi parevano ballare una musica atavica, che mi spingevano a continuare. Arrivai alla fine, salvai, chiusi il pc, non ho  mai riletto quello che ho scritto, lo inviai ad un concorso letterario qualche tempo dopo, piacque e vinse.  Questo è stato il mio primo incontro con la scrittura, e poi ha funzionato un po’ come l’amore, non te l’aspetti ma quando lo incontri lo riconosci, lo scegli, lo rincorri, alle volte lo detesti, ma sai che non ne puoi fare a meno,  allora ti accorgi che se è così importante lo devi anche inseguire e curare, ecco questa è la mia grande storia d’amore con la scrittura.
Per la poesia, beh, per la poesia la cosa è diversa, la poesia è lo stato dell’anima riportata su carta, ma non sono mai stati dell’animo felici i miei, si nasconde sempre un’anima nera. Uno sdoppiamento della persona forse? non so spiegarlo bene in verità,  fatto sta che le mie poesie nascondono sempre una malinconia lontana, una sofferenza sommessa, nonostante io sia una persona molto positiva.

2. Quanto è forte l’amore per la Calabria, per la sua terra natale?
La Calabria! Lei c’è mai stato in Calabria? Chi non conosce, chi non l’ha vissuta, chi non l’ha mai osservata, ma solo vista, la Calabria, non può capire. Io ho da sempre una metafora per la Calabria, questa è una regione molto simile ad una donna la cui sorte non è stata benigna.
La Calabria vista dai miei occhi ha la stessa sorte di una donna meravigliosa e sensuale. Una donna che nasconde nei meandri della sua sinuosità tutto il suo essere  femminile e selvaggio, oggetto del desiderio di uomini bramosi, che di bellezza e sacralità poco conoscono, esseri che si avventano su di essa e la stuprano, derubandola di tutta la sua magnifica bellezza ed eleganza, ma essa forte custodisce tutta la sua magia, e faticosamente  percorre la sua vita a capo chino. Una  donna non conosciuta fino in fondo, che deflorata della sua antica maestà, non viene riconosciuta come essere regale, ma solo per il male che anni di intemperie dovuti alla superficialità di  individui più simili a bestie che ad esseri umani hanno sciupato, tormentato, disilluso. Purtuttavia essa continua ad esercitare un fascino magico negli occhi del viaggiatore e nei cuori di chi c’è nato, di chi ne vive la distanza e l’allontanamento.
È la terra dove affondano le mie radici, e chi ha delle radici ha un posto dove ritornare dunque è libero di andare in qualunque luogo, io credo che un uomo è libero solo se sa di poter ritornare alle origini, quando è ora di re-inventarsi e di ricominciare. 
Mi chiede quanto amo la mia terra,  come si può descrivere l’amore quand’esso è sconfinato.
Io sono parte della mia terra.  

3. La brezza marina, il sole, i profumi inebrianti della costa e dell’entroterra calabro influenzano in qualche modo il suo stile?
Ora che mi ci fa pensare forse si! 
Il mio mare, sentivo il suo ululata nelle fredde notti d’inverno, mentre comoda e incurante e me ne stavo distesa sul mio lettino aspettando che l’abbraccio del sonno mi rapisse, è ciò, che oggi, in assoluto mi manca di più.
Il mio stile è dettato da un flusso di pensieri che al lettore superficiale può apparire confuso e disordinato, un moto continuo di immagini e parole, che alle volte non lascia molto spazio al respiro della mente, ma lo regala solo alla fine, quando tutto quello che può apparire una poetica follia volge al termine.  E mi ricorda un po’ il moto del mare. E’ forse in questo, che il mio mare, influenza la mia scrittura .
Il linguaggio dei miei scritti, poi, spesso spigolosi e pungenti, ricorda il profumo delle spezie  del mediterraneo,  spesso pungente , che ai più  fa torcere il naso, ma a ad altri risulta piacevole e inebriante, una  dicotomia di giudizi e sensazioni, ma forse scrivo più per me che per gli altri, oppure, molto probabilmente  tanto devo imparare della meravigliosa arte della scrittura. Per ritornare all’origine della domanda io provengo da luoghi, conservo nei ricordi più sacri e cari della mia mente, territori, parole, profumi, raggi di sole e i fragori delle onde che si infrangono a riva, e probabilmente tutto ciò influenza il mio stile, o forse è solo l’illusa immagine di una nostalgia infantile. 

4. Mi è stato detto che lei ama leggere molto, c’è qualche autore che l’ha influenzata in maniera particolare? chi è il suo autore preferito sia nel campo della narrativa e sia riguardo la poesia?
Non ci crederà mai, ho sempre detestato leggere da ragazza, a dispetto delle aspettative dei miei genitori,  sento ancora le loro voci nitide, nei meandri  dei ricordi, rincorrermi con una frase che detestavo, “spegni la tv e prendi un libro!”, non lo facevo mai! Poi una volta così per caso incontrai una coppia di amici di famiglia, lui è uno scrittore e lei una pittrice, ho subito subito il fascino della vita da artisti, li sentivo parlare, lui misurato e crudo, lei si muoveva con movenze lente e mentre parlava gesticolava, ma lo faceva con un’insolita eleganza, pareva disegnasse sulla tavolozza dell’aria, mi affascinarono e,  non poco. Quando la loro visita giunse al termine, lui lascio l’ultimo suo libro a mio padre, “il conte di Melissa” la storia di una terra antica, stuprata da anni di sottomissione ai signorotti locali; non era quello che si può dire un libro formativo, lo leggevo di  nascosto,  per non essere sorpresa dai miei a leggere, la sera mi chiudevo in camera fingendo di dormire e leggevo alla luce soffusa di uno dei lampioni stradali che si trova poco distante il balconcino della mia camera. Mi sono persa in quel libro, ed è così che ho scoperto la solitaria e rumorosa compagnia della lettura, ed è così che è nata la mia passione per la lettura.  Per anni ho letto i libri di Cataldo Amoruso, questo amico di famiglia, poi piano piano mi sono accostata ad altri autori, altri generi, finchè mi sono imbattuta nella poesia, Alda Merini, adoro la follia della sua normalità, e poi è giunto Neruda  e non trovo parole adeguate per descrivere la bellezza dei suoi versi.
Il mio autore preferito, però non saprei dirlo  con chiarezza è l’autore che si addice al mio stato d’animo, quindi è molto facile vedermi con il Corano in mano e un attimo dopo con un Baricco. Amo leggere, ho capito la straordinaria forza che possiede un libro, quanto può parlare con sincerità all’anima più di qualunque amico ed ecco spiegata il mio amore e passione per la lettura.

5. Cammello in orbita è un racconto che è un turbinio di pensieri, immagini e profumi, un vortice ammaliante, è forse autobiografico?
D’istinto rispondo subito di NO! Tuttavia ho letto  un libro di Baricco, non molto tempo fa, diciamo pure qualche giorno fa, e nelle sue pagine una ha richiamato  la mia attenzione più delle altre, in una pagina del tutto staccata dal racconto, l’autore si  ferma e si racconta concludendo la sua  narrazione asserendo che in ogni libro c’è un po’ dell’autore. Su questa frase mi sono soffermata a riflettere e si è  vero forse, tra le pagine del mio “il  cammello in orbita” probabilmente si nasconde un po’ di me, sparso qua là, in modo disordinato, ma non è autobiografico, anche se ad una prima lettura capisco che lo potrebbe sembrare.

6. Lei ha toccato, nelle sue pubblicazioni, argomenti molto particolari legati alle problematiche e ai disagi affettivi infantili, cosa ci può dire a riguardo?
Lei veramente crede che io tocca argomenti legati alle problematiche  infantili?  Speravo vivamente che il mio, disordinato ragionare, potesse spaziare su diverse problematiche, non quelle infantili. Non lo so forse in qualche pagine emerge qualcosa del genere e probabilmente la mia professione che mi mette  a contatto con tante problematiche pre-adolescienziali, mi spinge a ragionare su argomenti senza neppure che me ne accorga.

7. Chi è oggi Margherita Crogliano, quali sono le sue aspettative? stà forse scrivendo un nuovo racconto?
Cosa sto scrivendo?? E chi lo dice che scrivo? E seppur fosse non anticiperei nulla, prima di  un barlume di certezza.  Per quanto riguarda le mie aspettative, sono  una eterna sognatrice, e che i miei sogni si realizzino ci credo, dall’altra parte io sono riuscita a realizzare tutti i miei sogni, uno alla volta ,un po’ per caparbietà un po’ per fortuna è stata così, ma non mi sento  in questa sede di  descrivere le mie aspettative,  forse perché bene non le conosco neppure io, mettiamola così la mia più grande aspettativa è: non smettere di sognare e dunque di avere la forza, il coraggio e la determinazione per perseguire i miei sogni, dal momento che ho prova che possano realizzarsi.
Per ciò che riguarda la prima domanda: chi è oggi Margherita Crogliano, posso solo dire sono  una persona, poi una figlia, dopo una donna e credo di non dover aggiungere altro, personalmente, a me, pare già complesso così.

E’ possibile reperire il libro “Il Cammello in orbita” cliccando QUI