Intervista esclusiva con Jerry Marotta e Flav Martin

INTERVISTA A JERRY MAROTTA E FLAV MARTIN

 

Best Star è presente in uno dei più vitali club nazionali “Il Giardino” a Lugagnano di Sona nella provincia di Verona per intervistare Jerry Marotta e Flav Martin. Per chi non conoscesse Jerry Marotta ricordiamo che ha suonato e collaborato con star del calibro di Peter Gabriel  ex Genesis, con Paul McCartney, Hall & Oates, Stevie Nicks solo per citarne alcuni. Ha accompagnato negli album solisti il bass wizard Tony Levin conosciuto per aver militato nei King Crimson.

Flav Martin ha suonato con David Crosby, Tommy Emmanuel e Suzanne Vega e poi con Jerry Marotta, hanno registrato insieme l’album “Soul Redemption” in promozione nel tour.

 

Cesare Greselin: Ciao Jerry Marotta, è un piacere riaverti in Italia.

Jerry Marotta: Ciao Cesare è bello tornare.

 

CG: Ciao a Flav Martin, sei anche tu italiano vero?

Flav Martin: Sì, in italiano mi chiamo Flavio Martinelli. (Risata fragorosa)

 

CG: Puoi dirmi come vi sei riuniti per registrare “Soul Redemption”?

FM: Sono andato a Dream Land Recording per fare un album solista e Jerry Marotta è sempre stato uno dei miei batteristi preferiti pensai che doveva essere solo lui a suonare con me, quindi l’ho assunto per la registrazione.

JM: Flav è entrato nel mio studio che è vicino a Woodstock per fare tre giorni di batteria e registrazioni di percussioni, poi doveva andarsene. Poi Flav ritorna di volta in volta e piano, piano abbiamo messo tutto insieme, praticamente un pezzo alla volta, abbiamo fatto le nostre cose e poi siamo arrivati ​​a chiedere a Tony Levin di venire a suonare il basso, cosa che ha fatto. Poi abbiamo preso Thor Jensen alla chitarra che è amico di Flav e Peter Primamore al piano che è un mio amico. Poi abbiamo ottenuto Mark Shulman, che è un altro chitarrista. C’erano un paio di canzoni su cui volevamo inserire armonica e fisarmonica, così abbiamo preso Gary Schreiner con cui avevo lavorato prima in un altro album che ho prodotto. Questo ha chiuso l’intero spettro di tutti i musicisti, con i quali per un periodo di due, tre anni, ci abbiamo lavorato su e giù.

CG: Devo dire che la musica e le parole sono molto romantiche. Flav, deve essere una persona molto romantica, è vero?

FM: Sono un romantico senza speranza (risata).

 

CG: Hai suonato con Tommy Emmanuel, avete uno stile simile nel suonare la chitarra.

FM: Sì, ho avuto l’opportunità di suonare con lui, è stata una svolta per me, ed è stato nel 2005 o 2006. Successivamente ho avuto l’opportunità di suonare con molte altre persone. Anche prima degli anni ’80, ero l’opening act di molti musicisti come David Crosby, ma è stato dopo il concerto con Tommy Emmanuel che mi si sono aperto le porte.

 

CG: Si dice  che puoi essere il miglior musicista ma che se non possiedi una casa discografica o il produttore giusto non si va da nessuna parte.

JM: Non sai mai cosa succederà, a volte è qualcosa che non ti aspetteresti mai, che può cambiare tutto, quando arriva la notorietà. Ovviamente, Tommy Emmanuel è un chitarrista ben noto in tutto il mondo. Quindi, se ti esibisci con lui, suonando per persone che sono fanatici di chitarra, questo è ciò che fa Flav, il che è una buona cosa per lui.

CG: Dove hai iniziato il tour e dove andrete dopo questa data al “Il Giardino”?

FM: Abbiamo iniziato in Italia, poi siamo andati in Svizzera.

JM: Abbiamo arruolato un musicista italiano che è Michele Vitulli, Flav aveva suonato con lui qualche anno fa, quindi quando stavamo arrivando per il nostro primo tour in Europa, non volevamo portare con noi una big band con tanti e troppi musicisti. Quindi abbiamo arruolato Michele che vive fuori Firenze, siamo andati in Toscana e abbiamo provato per cinque giorni e poi abbiamo iniziato a girare on the road. Avevamo venti spettacoli, ne restano ancora quattro, incluso questo di Verona, domani saremo a Roma. Siamo stati in Austria, Svizzera, Francia, due spettacoli in Belgio, Germania, siamo rimbalzati un bel po’’e ora stiamo finendo in l’Italia.

 

CG: Hai progetti previsti per il futuro?

JM: Ho molti progetti, una produzione per due cantanti femminili a Woodstock. Ho un progetto con Tony Levin chiamato Bucket List con Soo Keki, abbiamo un album in uscita e abbiamo fatto cinque spettacoli e siamo stati abbastanza fortunati da convincere Flav a aprire i concerti. Ho il Security Project, con la musica di Peter Gabrial, con Trey Gunn, Happy Rhodes, David Jameson e Michael Cozzi. Abbiamo una nuovo cantante non più un uomo ma una donna, quindi è abbastanza diverso ma con un effetto fenomenale.

 

CG: Molto diverso con una voce femminile che canta le canzoni di Peter Gabrial, abbastanza singolare credo?

JM: Poi ho una band con mio fratello chiamata The Marotta Brothers Band, anche lui è un batterista. E Flav scrive sempre, eravamo un po’ preoccupati di pubblicare questo disco e di fare un tour con esso. Ora siamo qui e dovremmo tornare, quindi andremo in tournée negli Stati Uniti quest’estate.

FM: Io sto lavorando con Jerry al nostro prossimo progetto. Poi sto proseguendo con la carriera da solista, che dura dal 1978, suono la chitarra acustica e continuerò a farlo pubblicando album di tanto in tanto.

JM: Abbiamo lavorato così duramente per far suonare la musica di cinque musicisti per portarla a tre che abbiamo ancora molto da fare, promuovere quest’album e fare più spettacoli.

FM: Questo è stato un tour pre-concerto che non è stato completato come tour.

 

CG: Come vanno le tue clinics Jerry?

JM: Non ne ho fatti molti di recentemente, le faccio occasionalmente.

 

CG: Se puoi dire ciao a tutti i nostri membri di Artisti No Limits.

JM: Ciao a tutti gli inscritti ad Artisti No Limits e in bocca al lupo per una carriera ricca di soddisfazioni da Jerry Marotta e Flav Martin.

 

CG: Grazie mille per il  tempo che mi avete concesso  a presto, ciao.

 

Articolo e foto Di Cesare Greselin

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