Intervista alla scrittrice Silvia Brindisi

rm0_7562Intervista alla scrittrice Silvia Brindisi

Di Laura Gorini

E’ una ragazza dolce e determinata Silvia Brindisi. Scrittrice di successo ha pubblicato nel 2009 un saggio scientifico all’interno del libro

“Prevenzione e qualità della vita. Il ruolo degli educatori nel lavoro con i minori “ (Kappa edizioni) e  nel 2015  ha invece dato alle stampe il suo  primo libro per bambini  intitolato “Amicizie magiche” ( Edizioni Albatros) e formato da alcune favole legate tutte dall’amicizia. Tale testo si trova sia in  forma cartacea in libreria che online. Infine nel 2016 ha  pubblicato un altro libro quale  “ Chi parla poco , ha gli occhi che fanno rumore” con la Casa Editrice LFA Publisher.

Silvia, che donna pensi di essere?

Penso di essere una donna determinata, sincera, solare, combattiva, ma anche dolce, buona, altruista, sincera, lunatica e sognatrice.

Credi che una scrittrice oggigiorno sia meno riconosciuta e accreditata rispetto a uno scrittore uomo?

No, penso che se una scrittrice è brava, viene apprezzata per ciò che scrive, per ciò che trasmette, ma questo non influenza l’esser donna. Gli scrittori e le scrittrici, hanno punti di vista diversi, anche nello scrivere, ma il bello è proprio questo.

Perché- secondo te-oggi molti scrivono o con uno pseudonimo o un nome d’ arte?

Non è il mio caso, però penso che gli scrittori o scrittrici che lo fanno riguardi forse

una forma di privacy,  per non farsi conoscere o riconoscere. Ognuno è libero di fare come crede, non giudico, l’importante è scrivere e trasmettere ciò che una persona sente e vuole.

Se tu fossi costretta a utilizzare questo escamotage per pubblicare, quali sceglieresti e perché?

Sinceramente non userei nessun pseudonimo, ma se fossi “ costretta”, penso  “Lunatica “ o “Ribelle sognatrice”. Sono due cose che fanno parte di me, nel senso che sono sia lunatica, ribelle e sognatrice. Userei uno di questi, perché vorrei comunque che ci fosse un qualcosa che mi distingua.

Quali sono i maggiori rischi e pericoli che si possono incontrare quando si è alla ricerca di un valido editore?

I “rischi ” che si possono incontrare è quello di trovare case editrici che chiedono dei contributi per pubblicare un libro e di non esser seguiti bene dopo la pubblicazione dello scritto.

Tu come hai conosciuto una valida casa editrice?

La casa editrice che mi ha pubblicato il mio secondo libro è la LFA Publisher, una delle poche che non mi ha chiesto nessun tipo di contributo per il mio libro. E’ seria, presente e soprattutto ha creduto in me e in ciò che ho scritto.

L’ho conosciuta per caso, le ho inviato il tutto ad agosto, mi hanno risposto, e a settembre il mio nuovo libro è stato pubblicato con enorme gioia e soddisfazione.

La casa editrice che mi ha pubblicato il mio secondo libro è la LFA Publisher, una delle poche che non mi ha chiesto nessun tipo di contributo per il mio libro. E’ seria, presente e  soprattutto ha creduto in me e in ciò che ho scritto.

L’ho conosciuta per caso, le ho inviato il tutto ad agosto, mi hanno risposto, e a settembre il mio nuovo libro è stato pubblicato con enorme gioia e soddisfazione.

Molti cantanti, attori e ballerini pubblicano biografie e romanzi. Credi che la fama possa in qualche modo compendiare a volte la mancanza di talento letterario?

Allora penso sia bello vedere che cantanti, attori, e ballerini pubblichino  le loro biografie per far conoscere meglio se stessi e i sacrifici che hanno incontrato e fatto per arrivare fin lì, mentre inerente ai romanzi non molto. La fama non penso possa compensare la mancanza di talento letterario, ma la mia è una semplice opinione.

In che cosa risiede il talento letterario secondo te?

Per me il talento letterario, è qualcosa di molto importante, vero, consiste nel saper scrivere, trasmettere e coinvolgere i lettori con i propri scritti, e non sempre è facile averlo e trasmetterlo.

E che cos’è il talento più in generale?

Il talento in generale è qualcosa di più complesso e completo in una persona.

Il talento è di chi riesce a dimostrare e farsi apprezzare in ambiti artistici  e non solo in modi diversi, intensi, profondi e mai volgari né scontati. Non è facile ma una persona valida si vede e capisce anche da questo, e ovviamente serve anche molto tempo.

Parteciperesti mai a un talent ?

Allora ad un talent generico non penso parteciperei mai, non perché sono contraria, ma non fa parte di me!

Credi che uno letterario possa in qualche modo avvicinare i giovani alla lettura e alla scrittura?

Sì, penso sarebbe bello fare un talent letterario, perché metterebbe a confronto  in modo più diretto i lettori con gli scrittori e permetterebbe ai giovani di conoscere e scoprire l’importanza sia della lettura che della scrittura, che in questi periodi vengono spesso sottovalutate.

Tu come li vedi i giovani d’ oggi? 

I giovani di oggi  vivono in una società forse troppo frenetica, che a volte non gli permette di fermarsi e guardarsi intorno o dentro. Soprattutto nei rapporti interpersonali non aiuta molto la troppa tecnologia che a volte usata come ogni cosa, tra cui i giochi e la tv, troppo porta anche all’isolarsi e non va bene.

E’ importante parlare con gli amici, amiche e i genitori, sempre anche quando non è facile. Sono molto legati agli oggetti materiali, o all’apparenza, ma si devono ricordare che la vita non è solo questo, è fatta di emozioni, di risate, di cose anche semplici come parlare in tranquillità senza per forza usare il cellulare per ogni cosa o sempre. Inoltre devono imparare a non giudicare gli altri , solo dalle apparenze e aiutare chi è in difficoltà’ Devono coltivare e tutelare i valori importanti della vita, sempre, anche col passare degli anni.

E le donne?

Essendo donna sono fiera di aver  notato che sicuramente con gli anni c’è stata sempre più la voglia di realizzarsi sotto diversi punti di vista, avere i propri spazi e la propria indipendenza economica insieme al desiderio di avere un legame stabile e una famiglia.

Mentre non condivido molto le donne che usano solo l’apparenza per farsi conoscere, usando la loro bellezza, a volte arrivando anche ad essere volgari. Per farsi apprezzare non serve quello, ed è triste vedere che ci sono donne che per arrivare dove vogliono sono disposte  a tutto.

Essere belle, apprezzarsi e piacersi è importante, certo fa parte della donna e della propria femminilità, ma sempre nei limiti.

Inoltre voglio dire che le donne, tutte, sono forti, hanno una forza dentro incredibile per affrontare ogni situazione e momento, questo ci contraddistingue molto.